La bomboniera prima del ‘700, ovvero prima di entrare a far parte ufficialmente della tradizione nuziale era considerata semplicemente una scatola portafortuna o di buon augurio. Nel corso degli anni questo piccolo dono iniziò a rappresentare il simbolo dell’amore, donato alle persone care come ringraziamento della loro presenza nelle grandi feste. Grazie ovviamente alle abilità di illustri maestri, la bomboniera divenne una specifica connotazione artistica tale da diventare, soprattutto nella cultura italiana, parte integrante delle cerimonie, in tutto il mondo. La tradizione di regalare piccole bomboniere si è mantenuta nel corso dei secoli: passando da Napoleone, che all’inizio del XIX secolo le donava ai suoi favoriti come segno di riconoscenza, per arrivare ai giorni nostri, in cui la bomboniera è associata agli eventi più importanti della nostra vita.
Il suo significato oggi è duplice: da un lato la bomboniera è un souvenir, donato agli invitati come ricordo della giornata trascorsa e dell’evento vissuto insieme; dall’altro, è un ringraziamento agli invitati stessi, per la loro presenza e i loro doni. La bomboniera utilizzata nei matrimoni contiene 5 confetti bianchi: un numero dispari e indivisibile (così come il matrimonio), che rappresenta le doti indispensabili per un’auspicabile vita coniugale: salute, felicità, fertilità, longevità, ricchezza.
La bomboniera è quindi un prezioso simbolo del ringraziamento, un dono fatto per rendere indelebile il ricordo di un evento tanto caro ed irripetibile. Ragion per cui non c’è festa che si rispetti senza di essa.
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